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COME CRESCONO I CAPELLI DOPO IL TRAPIANTO
Ci interesseremo in questo testo alle risposte ad una domanda importante che si pone chi si è sottoposto a trapianto o chi ha l’intenzione di sottoporvisi: come crescono i capelli una volta trapiantati, cioè quale è l’evoluzione post-intervento di tutta una capigliatura restaurata.
Questa domanda è legittima ed importante perché si focalizza sul come il risultato dell’intervento chirurgico risponderà alle aspettative del paziente, sapendo che sovente queste aspettative sono irragionevoli, e per la più parte per opera di operatori che sfruttano il desiderio del paziente di riavere una bella chioma senza dire quali sono i limiti legati soprattutto a tecniche che non prevedono la moltiplicazione delle unità follicolari come invece prevede la tecnica HST.
LE FASI POST TRAPIANTO DI CAPELLI
Esamineremo con massima attenzione tutte le fasi successive al trapianto, dando informazioni sull’evoluzione temporale della crescita dei capelli trapiantati. Naturalmente esamineremo questa evoluzione partendo dalla ipotesi che il trapianto sia stato o sarà eseguito con la tecnica HST Hair Stemcell Transplantation.
LA CRESCITA DEI CAPELLI IN FUNZIONE DELLA TECNICA DI TRAPIANTO
Faremo comunque un raffronto per il bene del paziente che ci legge, su come l’evoluzione avviene utilizzando FUE e FUT FUSS e vedremo che le differenze sono notevoli e significative. La tecnica HST si fissa un tempo di completamento del ciclo di ricrescita fissato in un periodo di nove mesi. Altre tecniche parlano di dodici mesi. Ma non è questa la differenza più importante.
HST: NON INVASIVA – SENZA SANGUINAMENTO – SENZA BENDAGGIO
L’intervento, comparato a quelli eseguiti con altre tecniche, è minimamente invasivo. Vengono usati aghi di dimensioni molto inferiori a qualsiasi altro utilizzato da altre tecniche, aghi di 0,6 mm. Che per dovere di cronaca hanno una sezione che è inferiore del 33 per cento alla più piccola utilizzata da altre tecniche. Vista la dimensione degli aghi di estrazione, il sanguinamento è praticamente inesistente. Il paziente, al termine dell’intervento, non viene sottoposto ad alcun bendaggio perché non è assolutamente necessario, a differenza di tutti gli altri metodi.
IL DECORSO POST-OPERATORIO
Questo spiega chiaramente del perché il decorso post-operatorio sia, nel caso di un intervento con HST, estremamente più leggero e di breve durata. I capelli sia quelli trapiantati che quelli della zona donatrice ricresceranno ed inizieranno immediatamente il loro sviluppo.
Già qualche giorno dopo il trapianto il processo di crescita si metterà in atto, ma tenendo presente che ogni paziente ha il suo proprio metabolismo, che è influenzato dalle sue abitudini, (fumo, alcool, alimentazione) e quindi i gradi di sviluppo saranno non uniformi per tutti. I capelli trapiantati, non le unità follicolari, cadranno successivamente per lasciar crescere i nuovi capelli definitivi.
Durante il primo mese che segue il trapianto di capelli il paziente deve prestare attenzione alla cute e alle unità follicolari trapiantate per evitare infezioni o caduta dei follicoli. La cute dovrà essere mantenuta pulita. Occorrerà avere la precauzione di disinfettarla, idratarla evitando di procurare dei traumi.
LA CADUTA DOPO IL TRAPIANTO
Dopo alcune settimane dal trapianto, molti capelli trapiantati cadranno. Si verifica infatti un processo di caduta provocata dal trauma del trapianto. Si tratta comunque di un processo non inquietante. Il trauma è causato dall’inserimento delle unità follicolari nella cute. Questo è un fenomeno normale che si verifica in ogni tecnica. Tuttavia, non occorre avere timore, i capelli ricresceranno. A partire della sesta settimana la ricrescita visibile inizia.
In tre o quattro mesi dall’intervento i capelli nuovi saranno ben visibili. Dopo circa cinque o sei mesi i capelli avranno raggiunto una lunghezza di cinque o sei centimetri e l’aspetto generale del capo sarà soddisfacente.
Dopo nove mesi dall’intervento i capelli della zona donatrice saranno ricresciuti completamente, a differenza di quanto accade con le altre tecniche, e potrebbe essere possibile eseguire un nuovo intervento. Questa è la differenza rispetto alle altre tecniche.
DOPO IL TRAPIANTO CON FUE E FUT
Con FUE e con FUT Strip quello che è prelevato da zona donatrice non ricrescerà più in questa zona, ma solo in zona ricevente dove è stato spostato. Bisogna ben avere presente che con FUE e FUT i capelli estirpati dalla zona donatrice non ricresceranno. Questa è la grande differenza con la tecnica HST.
Il perché ci sia questa fondamentale differenza di comportamento è molto semplice: con FUE e FUT le unità follicolari e porzioni del tessuto circostante vengono interamente estirpate e prelevate.
È quindi impossibile che qualsiasi capello possa ricrescere, visto che non esiste più nessuna radice a permettere questa ricrescita. In zona donatrice resteranno dei vuoti nella capigliatura che non dovranno essere troppo numerosi per non compromettere l’aspetto della capigliatura post trapianto. I fautori di queste tecniche dichiarano ovviamente che questi ammanchi non sono problematici.
Purtroppo, soprattutto quando si esagera con i prelievi per tentare di restaurare zone vaste di alopecia, i danni sono veramente importanti. Con HST invece, come abbiamo già ripetuto, i capelli saranno moltiplicati visto che dalle unità follicolari disponibili in zona donatrice si creeranno nuove unità follicolari esattamente uguali sia in zona donatrice che in zona ricevente. La zona donatrice quindi si rigenera.
LA RICRESCITA IN ZONA RICEVENTE
In zona ricevente, dove sono impiantate le porzioni di unità follicolare prelevate dalla donatrice (a differenza delle altre tecniche dove tutta la unità follicolare prelevata è trapiantata) i capelli cresceranno praticamente da subito, ma si mostreranno solo dopo qualche settimana, dopo la caduta degli elementi piliferi trapiantati. Il capello trapiantato con la tecnica HST non è un capello che è stato semplicemente spostato sul capo, ma è il frutto di una moltiplicazione di unità follicolari.
A partire del sesto mese i risultati saranno ben visibili. I capelli crescono infatti con un ritmo di circa un centimetro ogni mese. Quando ci si sottopone ad un autotrapianto i capelli utilizzati provengono dal paziente stesso e la zona donatrice è localizzata nella parte posteriore della testa. La scelta di questa zona non è casuale: questi capelli sono geneticamente destinati a non cadere e non vengono colpiti dall’alopecia.